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Profili di Stampa e Carte

Salvo diversa indicazione, è sempre bene lavorare su profili colore derivati dalla caratterizzazione Fogra39, come il profilo colore già preimpostato sui programmi Adobe, Coated Fogra39 per la carta patinata lucida, senza legno (Gloss-coated, wood-free – carta di tipo 1) e per la carta patinata opaca (Matte-coated, wood-free – carta di tipo 2).

  • La carta tipo 1 è la patinata lucida, senza legno. Ha come caratterizzazione Fogra39. Ha come profilo colore: ISO Coated v2 (ECI), mentre sui programmi di Adobe corrisponde al profilo colore Coated FOGRA 39. L’ultima versione del profilo è il Fogra 51 (PSO Coated v3). Secondo il nostro parere cromaticamente è ancora migliore il Fogra 39.
  • La carta tipo 2 è la carta patinata opaca, senza legno e vale lo stesso discorso fatto per la tipo 1.
  • La carta di tipo 3 è patinata lucida leggera in bobina. Ha come caratterizzazione Fogra28. Ha come profilo colore: ISO Web Coated, mentre sui programmi di Adobe corrisponde al profilo colore Web Coated FOGRA 28.
  • La carta di tipo 4 è non patinata bianca o “usomano”. Ha come caratterizzazione Fogra47.  Ha come profilo colore: Uncoated ISO 12647, mentre sui programmi di Adobe corrisponde al profilo colore PSO Uncoated ISO 12647. L’ultima versione del profilo è il Fogra 52 (PSO Uncoated v3). Secondo il nostro parere cromaticamente è ancora migliore il Fogra 47.

Il problema della sovrapposizione colore o TAC. Il NERO.

Ogni vostro progetto richiede un confronto preliminare che coinvolga noi stampatori per consigliarvi sulla migliore ottimizzazione del colore, in questo caso il NERO, in base al tipo di progetto da realizzare ma soprattutto in base alla carta scelta (ad esempio la carta usata per i quotidiani non regge quantità eccessive di inchiostro).

Quando si stampa, si tende a definire il nero “classico” come quello dato dalla composizione CMYK 0;0;0;100, ovvero con il 100% di inchiostro nero.

Il nero ricco (Rich Black) invece viene costruito aggiungendo delle percentuali di inchiostro dei vari colori per dare più ricchezza al nero cioè renderlo più brillante.

Una delle composizioni più classiche di nero ricco è quella C=40, M=40, Y=40, K=100

Importante è non superare mai la quantità totale di inchiostro utilizzando una semplice addizione: infatti per le carte tipo 1 e 2 mai superare il 300 di copertura totale, per la tipo 3 il 220 e per la tipo 4 il 260 (Total Link).

Nel caso di cui sopra il nero ricco è composto da 40+40+40+100 per un totale di 220.

  • Testi, tracce e linee: nero K=100
  • Forme piene: nero ricco, dove il 40,40,40,100 va bene quasi sempre ma, se hai dei dubbi o se stai lavorando su un tipo particolare di stampa, chiarisciti pure con noi.

Le prove di stampa per testare il colore

Le prove colore digitali da noi realizzate sono a norma Iso12647 e vengono certificate nei Profili fogra di riferimento: 39 e 51 per le carte patinate, 47 e 52 per le usomano.

Box, contenitori degli elementi grafici.

In un file destinato alla stampa esistono diversi tipi di box, contenitori degli elementi grafici.

In particolare esistono:

  • Il Bleed Box è il limite entro cui inserire gli elementi grafici che dovranno risultare al vivo, e si stenderanno oltre il bordo della pagina fino a 3 o al massimo 5 mm;
  • Il Trim Box è dato dalla linea che definisce il formato finito del progetto dopo il taglio finale e deve essere definito dai crocini di taglio;
  • L’Art Box è lo spazio entro cui vengono inseriti gli elementi grafici interni che non dovranno essere al vivo. E’ bene lasciare qualche millimetro (5/10 millimetri solitamente) tra l’Art Box e il Trim box, per evitare possibili problemi in fase di produzione.

Font e Immagine

Generalmente MAI convertire i font in tracciati. Eccezioni sono quando si parla di loghi o di font utilizzati in modo artistico.

  • Il testo non è più modificabile una volta trasformato in tracciato.
  • Il file con tracciati è molto più pesante.

Le immagini dovranno essere ad alta risoluzione, cioè devono avere una risoluzione di almeno 300 dpi nel formato in cui verranno riprodotte. Non inserire negli impaginati immagini da ingrandire al 200/250% per riempire il box o da ridurre al 25/50%. Più l’immagine originale corrisponde al box finale di impaginazione migliore sarà la qualità in stampa.

Utilizzare l’interpolazione di adattamento nella generazione del pdf (che è l’unico standard per la gestione dei file in stampa) può ridurre la qualità e creare problemi di contrasti nelle immagini. Nel caso di dubbi o per immagini particolari è sempre meglio chiedere.

Per una migliore visualizzazione del progetto si consiglia di convertire le immagini nel profilo CMYK. Non è obbligatorio ma sicuramente la visualizzazione sarà più vicina alla resa di stampa.

Alcuni colori RGB non sono riproducibili in CMYK. Un consiglio è quello di utilizzare il comando di photoshop “Avvertimento gamma” per controllare la riproducibilità esatta delle immagini nel gamut CMYK da RGB per evitare, una volta stampato il progetto, di ottenere risultati cromatici differenti da quelli desiderati!

Non è necessario convertire le immagini da RGB in CMYK, mentre si sta ancora lavorando. Importante è che in fase di esportazione del PDF, lo si esporti in quadricromia e il software convertirà tutte le immagini all’interno del file.

Chiamateci per avere i nostri .joboptions già predisposti.

Ultimo Controllo

Avete utilizzato solamente colori CMYK rispettando i profili di colore giusti per il tipo di carta su cui andrai a stampare?

  • Avete utilizzato i giusti neri? Il nero 100k per testi e tracciati?
  • Avete progettato il vostro file tenendo conto dei vari box?
  • Avete portato gli elementi che dovranno risultare “al vivo” fino alla linea di bleed?
  • Avete lasciato i font senza convertirli in tracciato?
  • Avete utilizzato soltanto immagini ad alta risoluzione e in CMYK?

Ricordate che, nel caso in cui abbiate ancora qualche dubbio su come procedere, siamo sempre a vostra disposizione per fornirvi consigli e suggerimenti.