Giapponismo. Venti d’Oriente nell’arte europea, 1860-1915. Per i tipi di Tecnostampa, Loreto.

Si è conclusa a Rovigo, Palazzo Roverella, il 28 gennaio scorso, la mostra dedicata alle arti figurative europee ispirate dall’avvento della cultura giapponese in europa, nella seconda metà del diciannovesimo secolo.

Il volume, che accompagna la mostra, offre una rassegna inedita dell’impatto della cultura giapponese sulle arti figurative europee. 

A cura di Francesco Parisi
352 pagine e 250 illustrazioni
Editore: Silvana Editoriale
Stampa: Tecnostampa Loreto

Dopo un isolamento durato più di due secoli il Giappone intraprende rapporti diplomatici e commerciali con l’occidente e l’Esposizione Universale di Parigi del 1867 è l’occasione che scatena la passione per l’arte giapponese, il cosiddetto Japonisme, da parte di molti artisti, inaugurando una vera e propria moda culturale. Il periodo di maggior diffusione di questa tendenza coincise appieno con le varie declinazioni del Liberty.

In Francia, in Inghilterra, nell’Impero Austro-Ungarico, in Germania e fino alla Boemia e alla Moravia, in un arco temporale che va dal 1860 al 1915, un vasto repertorio di opere – dipinti, sculture, ceramiche, manifesti e incisioni – sono realizzate sotto la diretta influenza di grandi artisti come Katsushika Hokusai, Utagawa Hiroshige e Kitagawa Utamaro.

L’influsso dell’arte giapponese nella Francia della seconda metà del diciannovesimo secolo coinvolse i più svariati settori artistici, dalla pittura alla grafica, dalla ceramica all’architettura lasciando il segno in artisti europei come Édouard Manet, Claude Monet, Edgar Degas e Vincent van Gogh.

Visita il video della mostra
https://www.youtube.com/watch?v=T4LUEhP8Pyk

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